Trabocchi in Abruzzo: alla scoperta delle antiche macchine da pesca che fecero innamorare D’Annunzio

Trabocchi in Abruzzo | Macchine da Pesca | D'Annunzio

Nessun può andare via dalla regione verde d’Europa senza aver conosciuto la storia di quelle antiche macchine da pesca che popolano i litorale sud. I trabocchi in Abruzzo – questo il loro nome – sono ancora oggi motivo di grande interesse da parte di viaggiatori, turisti e curiosi.
Si trovano in provincia di Chieti, su quel tratto di costa che si estende da Ortona a San Salvo – comprendendo San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Casalbordino e Vasto – e che proprio grazie a loro prende il nome di Costa dei Trabocchi. Si nascondono tra calette, promontori e scogliere frastagliate: scopriamo insieme qualcosa in più sulla loro storia e sulle esperienze che offrono oggi ai visitatori.

La storia dei trabocchi in Abruzzo

La storia dei trabocchi in Abruzzo ha a che fare con il mare, elemento al quale abbiamo dedicato una delle nostre camere, la Camera Mare. E sembra avere radici lontane, secondo alcuni, infatti, i trabocchi sarebbero stati importati dai Fenici. Della loro esistenza si legge nel manoscritto “Vita Sanctissimi Petri Celestini” conservato presso la Biblioteca Marciana di Venezia. Proprio qui si racconta che Pietro Da Morrone, uscendo dal Monastero di San Giovanni in Venere, ammirava il mare “punteggiato di trabocchi”. Era il 1240 e i trabocchi popolavano già la costa abruzzese.

Trabocchi in Abruzzo | Macchine da pescara D'Annunzio
Vista dall’altro di uno dei Trabocchi in Abruzzo

Queste complesse macchine da pesca un tempo erano uno strumento prezioso per i pescatori del luogo. La loro struttura ancora oggi suscita stupore e meraviglia: sorretti da una ragnatela di cavi e si assi, sembrano reggersi in piedi a fatica. E invece resistono e sono in grado di reggere il peso della rete da pesca, robusta e possente. Affrontano con decisione le sollecitazioni delle tempeste marine e reclamano solo piccoli aggiustamenti e riparazioni in caso di importanti mareggiate.

Insomma, i trabocchi in Abruzzo sono un vero portento: a pensare a loro sono ancora oggi i cosiddetti “traboccanti”, coloro che conservano nella loro memoria quell’arte apparentemente primitiva di saperne curarne le ferite. Non essendo un elemento architettonico stabile, dal momento che sono costantemente sottoposti a dura prova da madre natura, necessitano di manutenzione per poter interagire continuamente con ciò che accade intorno.

Celebrati anche dal poeta Gabriele D’Annunzio, il quale li paragonò il Trabocco Turchino a un “ragno colossale” e lo descrisse con accuratezza nella tragedia “Il Trionfo della Morte” definendolo una “macchina che pareva vivere di vita propria”, oggi i trabocchi in Abruzzo non svolgono più la loro funzione originaria. Nel tempo, infatti, le attività di pesca sono diventate appannaggio di apposite imbarcazione.

Tuttavia alcuni si essi sono riusciti a riconvertirsi e a trovare nuova vita, trasformandosi in speciali ristoranti nei quali si può mangiare cullati dal mare. Così, tra le esperienze consigliate a chi ha il piacere di trascorrere qualche giorno in Abruzzo c’è anche il pranzo o la cena sui trabocchi.

Tutti i trabocchi in Abruzzo

Tutti collocati sul tratto meridionale del litorale abruzzese, i trabocchi in Abruzzo sono circa 15:

  • Trabocco Mucchiola (Ortona)
  • Trabocco Valle Grotte (San Vito)
  • Trabocco Punta Tufano (San Vito)
  • Trabocco San Giacomo (San Vito)
  • Trabocco del Turchino (San Vito)
  • Trabocco Sasso della Cajana (Rocca San Giovanni)
  • Trabocco Punta Isolata (Rocca San Giovanni)
  • Trabocco Punta Cavalluccio (Rocca San Giovanni)
  • Trabocco Spezzacatena (Rocca San Giovanni)
  • Trabocco Pesce Palombo (Fossacesia)
  • Trabocco Punta Punciosa (Rocca San Giovanni)
  • Trabocco Punta Rocciosa (Rocca San Giovanni)
  • Trabocco Punta Le Morge (Torino di Sangro)
  • Trabocco di Punta Aderci (Vasto)
  • Trabocco Cungarelle (Vasto)
Trabocchi in Abruzzo | Macchine da pesca | Gabriele D'Annunzio
Sullo sfondo La macchina da pesca conosciuta come Trabocco

In quelli diventati oggi ristoranti (tra i quali vi segnaliamo Trabocco Valle Grotte, Trabocco San Giacomo, Trabocco Punta Cavalluccio, Trabocco Pesce Palombo, Trabocco Punta Rocciosa) è possibile fare una sosta per mangiare del buon pesce: tra gli antipasti si trovano calamari, polipi, scampi, seppie, cozze, vongole e così via. I primi sono spesso preparati con pasta fatta in casa, mentre i secondi vedono protagonisti gli
arrosti e i fritti misti di pesce, ovvero triglie, merluzzi, totani e scampi.

Ma il vero re di tutta la gastronomia locale è il brodetto, cioè la zuppa dei pesci locali cotti in un tegame di coccio con abbondante olio extravergine d’oliva e pomodorini freschi. Unica raccomandazione per tutti: prenotate con largo anticipo. Se avete scelto di trascorrere le vostre vacanze in Abruzzo i trabocchi sono uno dei posti più suggestivi per regalarsi una cena direttamente sul mare, ma proprio per questo sono spesso al completo. Il brodetto, inoltre, è frutto di una lunga preparazione, pertanto spesso non è possibile richiederlo al momento ma viene servito solo su ordinazione preventiva.

Non ci resta che augurarvi buon viaggio alla scoperta dei trabocchi in Abruzzo! E se siete alla ricerca di un posto in cui dormire a Pescara vi ricordiamo che nel nostro B&B accogliamo con piacere viaggiatori e turisti incuriositi dalla nostra regione, regalando loro consigli e indicazioni sulle cose da fare a Pescara e dintorni.

Luca&Barbara

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